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Dichiarare ed utilizzare gli oggetti Spesso negli articoli precedenti si è parlato di oggetti utilizzandone le proprietà, i metodi e gli eventi senza però approfondire il concetto che sta alla base del loro utilizzo. Com'è possibile infatti utilizzare liberamente un oggetto senza prima averne definito l'identità, l'essenza? Non si può, infatti. Ecco perchè adesso vediamo in breve i passi fondamentali da compiere per poter fare uso (ed abuso) di qualsiasi oggetto. In realtà non si dovrebbe parlare di oggetti in senso stretto. Quello che infatti si manipola è il riferimento ad un oggetto. Prendiamo il caso della serie di articoli di Visual Basic per Word. Per poter utilizzare gli oggetti che Word mette a disposizione (ad esempio il motore grammaticale per la determinazione degli errori ortografici e grammaticali), si crea un riferimento ad essi. Proprio per questo prima di procedere allo sviluppo del codice andiamo nella finestra Riferimenti e selezioniamo la voce corrispondente (nel caso di Word si seleziona infatti col segno di spunta la casella 'Microsoft Word X.0 Object Library' dove la libreria di oggetti non è altro che la serie, la collezione di oggetti disponibili legati a Word e che include le definizioni di tutti gli oggetti forniti dal componente (Word), comprese le definizioni dei metodi, delle proprietà e degli eventi disponibili. La figura sotto mostra proprio come avviene la selezione di un riferimento ad un oggetto esterno a Visual Basic: Dove si mettono i riferimenti agli oggetti? Non esiste nella natura del codice niente che corrisponda a tale definizione. Ecco perchè risulta necessario dichiarare una variabile oggetto e assegnarle un riferimento all'oggetto che si desidera impiegare nel progetto. Le modalità di assegnazione di un riferimento ad una variabile oggetto dipende dal tipo di riferimento col quale ci si trova a lavorare. Dobbiamo necessariamente distinguere due casi. Nel caso in cui sia disponibile una libreria completa degli oggetti (come nel caso precedentemente analizzato di Word), dobbiamo seguire una procedura solo apparentemente lunga e complicata: L'estensione dei file di libreria può essere .tlb o .olb. Le librerie possono inoltre essere disponibili in file eseguibili (.exe) o essere a collegamento dinamico (.dll). È pertanto possibile eseguire la ricerca specificando anche queste estensioni, premendo il pulsante Sfoglia nella finestra Riferimenti. Provando a sfogliare la directury C:\WINDOWS\SYSTEM dove sono contenuti i files delle librerie possiamo infatti notare la presenza di vari files .tlb, .olb e .dll. Selezionata la libreria desiderata dalla combobox denominata 'Progetto/libreria', si potrà averne a disposizione la struttura, come mostrato qui sotto: Per una spiegazione nel dettaglio delle funzionalità del Visualizzatore Oggetti rimandiamo ad un articolo futuro. Se ad esempio abbiamo intenzione di utilizzare un riferimento a Word, dovremo dichiarare una variabile oggetto della classe Word.Application:
dove tale classe rappresenta una nuova sessione di lavoro di Word.
Facciamo un po' di esempi. Ecco come possiamo utilizzare la parola chiave New:
In questo blocco di codice abbiamo prima indicato una variabile oggetto e successivamente le abbiamo collegato il riferimento ad una nuova sessione di lavoro di Word. Questo significa che possiamo d'ora in avanti avere il pieno controllo su una nuova applicazione Word: possiamo aprirla, chiuderla, salvarla, renderla invisibile o visibile com'è stato fatto nella terza linea di codice. La funzione CreateObject ha invece una struttura differente, del tipo:
dove IDprog rappresenta genere il nome completo della classe per l'oggetto da creare, ad esempio, Word.Application. NomeServer è invece un argomento facoltativo per creare un oggetto in un computer remoto che si trova in una rete. Ecco come muterebbe il codice visto poco sopra, utilizzando questa volta la funzione CreateObject:
La funzione GetObject ha una struttura ancora diversa, del tipo:
dove percorso è un parametro opzionale che può rappresentare il percorso di un file esistente, Ecco come diventa quindi il codice di prima:
Abbiamo così terminato la prima tipologia di oggetti esterni a Visual Basic: quelli definiti da una libreria propria. Nel caso in cui non esista alcuna libreria che li possa definirne le proprietà i metodi e gli eventi si dovà seguire questo percorso alternativo: Se per ipotesi Word non disponesse di una libreria propria, il blocco di codice visto poc'anzi si trasformerebbe in questo:
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