Corso di Visual Basic: | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Prima lezione - Introduzione a Visual Basic Questa è la prima parte di un corso in cui saranno spiegati i fondamenti del linguaggio Visual Basic: si partirà dalle nozioni di base, dando per scontato che il lettore non abbia alcuna conoscenza di programmazione, e si procederà man mano approfondendo argomenti più complessi. I lettori che hanno già qualche conoscenza di programmazione possono tranquillamente saltare le prime parti del corso. Si consiglia di seguire questo corso avendo a disposizione l'help fornito dall'MSDN, per avere informazioni più dettagliate sugli argomenti affrontati. Innanzitutto è bene spiegare cosa si intende per Visual Basic: con questo termine si può intendere sia il programma che consente di sviluppare applicazioni per Windows, sia il linguaggio di programmazione in cui tali applicazioni vengono scritte. Concentriamoci per ora sulla seconda accezione del termine: il Visual Basic è chiamato così perché deriva dal linguaggio BASIC (Beginners All-Purpose Symbolic Instruction Code), un tipo di linguaggio semplice e molto diffuso che era implementato, ad es., nei mitici Commodore 64; nel corso dell'evoluzione del BASIC si sono aggiunte molte istruzioni e sono cambiate diverse caratteristiche, la principale delle quali è indicata dal termine "visual": come vedremo tra poco, infatti, per progettare l'interfaccia grafica di un'applicazione si ha a disposizione un ambiente grafico in cui si possono utilizzare numerosi componenti di vario tipo, come i pulsanti, le caselle di testo ecc. In questo modo è possibile creare l'interfaccia grafica in modo semplice e veloce, senza dover ogni volta scrivere le istruzioni necessarie per ordinare al computer di creare le finestre di cui abbiamo bisogno, come invece accadrebbe se utilizzassimo un linguaggio non "visuale". Per rendersene conto, cominciamo a vedere come si presenta l'ambiente di progettazione di Visual Basic 6.0, cioè il programma che avviate cliccando sul menu Start-Programmi-Microsoft Visual Basic 6.0: quello che vi si presenta è l'IDE (Integrated Development Environment, Ambiente di Sviluppo Integrato), e al suo interno ci sono diverse finestre: scegliendo di creare unnuovo progetto "exe standard" (Fig.1)
al centro compare una finestra con un "form": i form rappresentano le finestre che saranno visualizzate dalla vostra applicazione; a sinistra compare la "casella degli strumenti" (Fig.2), con una serie di icone ciascuna delle quali rappresenta un particolare oggetto inseribile sul form: ad es., ci sono le label (etichette), le textbox (caselle di testo), i commandbutton (pulsanti), ecc.; selezionando un'icona è possibile disegnare direttamente sul form l'oggetto ad essa associato. A destra compaiono la finestra di gestione dei progetti e la finestra delle proprietà(Fig.3): la prima fornisce l'insieme dei file che compongono il progetto di applicazione che state creando, mentre la seconda visualizza le proprietà dell'oggetto selezionato sul form: all'inizio, dato che il form è vuoto, la finestra delle proprietà elencherà proprio quelle del form; inserendo un oggetto qualunque sul form, verranno visualizzate le proprietà dell'oggetto appena inserito.
Ogni oggetto, o controllo, presente nella casella degli strumenti è dotato di un insieme di proprietà, metodi ed eventi.
Cliccando due volte di seguito su un controllo contenuto nel form, o sul form stesso, si apre un'altra finestra, l'editor del codice, in cui il programmatore può scrivere le istruzioni necessarie a far compiere al computer determinate operazioni. L'editor del codice si presenta con un'area bianca in cui va scritto, appunto, il codice, e con due caselle a discesa poste nella parte superiore della finestra (Fig.4): la casella di sinistra fornisce l'elenco degli oggetti disponibili sul form selezionato, oltre alla sezione Generale, che serve per le dichiarazioni, come vedremo oltre; la casella di destra fornisce invece un elenco degli eventi associati al controllo selezionato nella casella di sinistra.
Ad es., selezionando nella casella di sinistra l'oggetto form e nella casella di destra l'evento click, verrà visualizzata nell'area del codice la sezione relativa all'evento click dell'oggetto form, in cui il programmatore può scrivere le istruzioni che devono essere eseguite quando l'utente fa clic sul form. Per accedere alle proprietà e ai metodi dei vari controlli, bisogna scrivere il nome del controllo seguito da un punto "." e dal nome del metodo o della proprietà (ad es. "Form1.Show" oppure "Command1.Caption"). Passiamo ora alle fondamenta del linguaggio Visual Basic. Come ogni linguaggio di programmazione, il Visual Basic è costituito da un insieme di parole chiave, funzioni, istruzioni che seguendo determinate regole sintattiche permettono al programmatore di impartire "ordini" al computer al fine di produrre un certo risultato. Prima di vedere nello specifico quali sono le particolarità del linguaggio Visual Basic, è necessaria un'introduzione sulle principali strutture che caratterizzano un qualunque linguaggio di programmazione:
Tornando al Visual Basic, cominciamo col vedere come si dichiarano le variabili, ovvero come si fa a ordinare al computer di utilizzare una certa variabile e di assegnare a quest'ultima un certo valore; la sintassi per dichiarare una variabile in Visual Basic è la seguente:
Ad esempio:
mentre per assegnarle un valore bisogna scrivere il nome della variabile, il simbolo "=" e il valore da assegnare (es.: pippo=10). Il nome della variabile è a completa discrezione del programmatore, tuttavia bisogna osservare qualche restrizione: ad es., il nome non può essere più lungo di 255 caratteri, non può contenere punti o spazi, deve iniziare con una lettera, non può essere uguale a una delle parole-chiave utilizzate da Visual Basic Ad es., non si può fare:
perché "dim" è una parola riservata per la dichiarazione delle variabili. Il tipo della variabile indica il tipo di valore che è possibile assegnare alla variabile, ed è possibile scegliere tra diverse alternative; i tipi principali supportati da Visual Basic sono: Ce ne sono anche altri, ma per ora bastano questi; come si può notare, i tipi di variabili si distinguono sia per la quantità di memoria che richiedono, sia per l'intervallo di valori che possono assumere; i primi tre tipi servono per memorizzare valori numerici, mentre il quarto memorizza delle stringhe, ovvero delle sequenze di caratteri (parole o frasi, come nell'esempio della variabile messaggio, in cui messaggio è una variabile di tipo string). La dichiarazione delle variabili, in Visual Basic, non è obbligatoria: quando Visual Basic trova un nome di variabile non dichiarato, crea automaticamente una variabile con quel nome (è ciò che si chiama dichiarazione implicita); questa può sembrare una bella comodità, ma in realtà è più una fonte di errori che altro: basta infatti un piccolo errore nel digitare il nome di una variabile, e Visual Basic penserà NON che la variabile è sempre la stessa ma con un nome sbagliato, BENSÌ che si tratta di un'altra variabile, che verrà automaticamente creata. Così, se per es. scrivo:
dove per errore nella terza riga ho scritto "pipo" anziché "pippo", non avrò una sola variabile (pippo) che contiene il valore 5, ma DUE variabili (Pippo e Pipo) che contengono rispettivamente i valori 10 e 5. Per evitare questo tipo di errori, è possibile rendere obbligatoria la dichiarazione esplicita di TUTTE le variabili: per fare ciò, bisogna andare sul menù strumenti, scegliere opzioni, e selezionare la casella "dichiarazione di variabili obbligatoria": nella sezione "generale" del nostro form sarà automaticamente aggiunta l'istruzione:
che per l'appunto informa visual basic del fatto che la dichiarazione esplicita è obbligatoria. In questo modo Visual Basic genererà un errore perché riconosce che la variabile "Pipo" non è stata dichiarata. table width=100%> | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note sul corso: | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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